La storia del nostro logo

Condividere
Punta verso est, dove tutto comincia, da dove tutto arriva. Ha la testa alta, lo sguardo che vede lontano. Il gallo dice il giorno che punta, presuma l’a-venire. La Francia ne ha fatto la sua icona, come per annunciare al mondo un sogno di libertà. C'è anche il colore, quell'arancione caldo che dice luce e gioia. Poi questi cinque tratti di lunghezze diseguali che indicano le chiese francesi che hanno segnato la storia di Roma. E questo punto, tutto all'oriente, che indica Loreto e la santa dimora di Betlemme. Un grande grazie agli studenti dell'Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie AANT che ci hanno offerto una nuova immagine dei Pii Stabilimenti.
Fra Renaud Escande, o. p.
Anatomia di una metamorfosi
All'inizio del 2024, Rossana Quarta, direttrice dell'Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie AANT, e Ana Gabriela Llarin, docente di Brand design, hanno accettato la sfida lanciata dai Pii Stabilimenti: trasformare la sua identità visiva.
Naturalmente, al centro di questa trasformazione grafica, bisognava creare un nuovo logo. Più che un disegno, questo simbolo doveva riflettere da una parte l'essenza e le missioni storiche di un'istituzione secolare e, dall'altra la sua modernizzazione e il dinamismo della sua squadra.
Per questo, è stato necessario scegliere un grafico, o meglio ottanta! Sono stati gli studenti del secondo anno di Art Direction, Advertising e Graphic Design dell'AANT che hanno partecipato al concorso creativo, guidati dalla loro insegnante, Ana Gabriela Llarin.
In palio, un ottimo voto e una ricompensa finanziaria per il gruppo vincitore, ma soprattutto l'orgoglio di vedere la loro creazione diffusa su tutti i supporti di comunicazione dei Pii Stabilimenti.
“Il briefing è stato dato alle tre classi di studenti nella straordinaria cornice di San Luigi dei Francesi e questo è stato solo il primo passo a muoverli verso un'esperienza di ricerca e scoperta davvero stimolante. La portata storica dei Pii Stabilimenti e dei luoghi che rappresentano, uniti agli input di modernità e di freschezza che venivano richiesti, sono stati una molla potente per scatenare la loro creatività”, spiega Ana Gabriela Llarin.
La collaborazione con l'Accademia ha creato un fruttuoso legame tra il mondo dell'istruzione e quello del lavoro; ha favorito lo scambio reciproco di conoscenze, competenze e risorse.
Su un totale di quaranta progetti realizzati, i dieci migliori sono stati presentati alla giuria, composta da tutta il team dei Pii Stabilimenti, che ha potuto scegliere la sua nuova identità visiva ed è rimasto piacevolmente sorpreso quando ha scoperta come la loro antica istituzione veniva vista da questi giovani studenti.
Complimenti ai nostri due vincitori, Gabriele Finotto e Lorenzo Paul di Pastena per il loro progetto dai tratti innovativi e dinamici, ispirati al gallo, uno dei simboli più emblematici della Francia.
Un immenso grazie agli ottanta studenti che hanno partecipato al concorso e a Rossana Quarta, Ana Gabriela Llarin, Diana Ciullo e Simone Mari.
Il carattere tipografico
“Dopo aver fatto delle ricerche, abbiamo scelto il carattere Frutiger: è il carattere utilizzato nella comunicazione segnaletica dell'aeroporto di Parigi - Charles De Gaulle. Ci è sembrato interessante utilizzare lo stesso carattere tipografico come segno di continuità per i pellegrini che arrivano dalla Francia”, racconta Gabriele Finotto.
Frutiger è un carattere senza serif creato da Adrian Frutiger.
L’iconografia
“Già durante il primo incontro con il committente alcuni concetti ci avevano colpiti: la loro missione di accoglienza e la protezione dei pellegrini. Abbiamo iniziato a lavorare su queste due missioni e l'idea di un'ala, quella del gallo, che circonda e protegge, ci è sembrata il simbolo ideale, questo gallo che, da secoli, racconta la Francia”, spiega Gabriele Finotto.
I due studenti hanno affinato l’idea di partenza con la loro insegnante, Ana Gabriela Llarin. Hanno riflettuto su un'altra evocazione del segno, molto moderna, elegante e pulita: cinque tratti dissimili incarnano le cinque chiese francesi a Roma.
Il colore
Arancione, «carico di energia», soleggiato, caldo, «evoca accoglienza ed empatia», spiega Lorenzo Paul Di Pastena.
Infine, il gallo svettante, come un segnavento sul campanile di una chiesa, veglia su questa mattinata soleggiata. Il cambiamento dei Pii Stabilimenti è annunciato.